L’inizio di questo nuovo anno scolastico è un momento particolarmente emozionante, per la grande fiducia di poter tornare a una scuola «in presenza».
L’emergenza sanitaria ha reso particolarmente complessi e difficili gli ultimi due anni scolastici: nonostante il grande impegno da parte di tutti, è certamente stato perso molto, soprattutto in termini di «vita scolastica», che sappiamo essere fatta anche di occasioni di socialità, di nuovi contatti e di nuove amicizie, di sguardi e di abbracci, di relazioni.
Il mio primo augurio per il prossimo anno scolastico è proprio quello di poter tornare a vivere in classe quelle emozioni che solo il contatto diretto in presenza può fare scaturire.
A partire dall’inizio della pandemia, abbiamo trovato ogni giorno sui mass media moltissimi dati, curve e grafici, che ne hanno descritto l’andamento. Ma ci siamo anche imbattuti spesso in fake news, in opinioni discordanti, in manipolazioni dell’informazione, che hanno reso evidente la necessità di saper leggere i numeri della pandemia, di saperli interpretare e di saper distinguere tra dati oggettivi e interpretazioni errate o percezioni soggettive. La matematica è stata la chiave fondamentale per monitorare i dati, per fare previsioni (cioè per valutare tramite l’ausilio di modelli matematici l’evoluzione futura dell’epidemia) e per prendere decisioni. È emerso insomma il ruolo fondamentale della matematica per diventare cittadine e cittadini in grado di esercitare il proprio giudizio in modo autonomo e consapevole.
Il mio secondo augurio, rivolto alle vostre studentesse e ai vostri studenti, è proprio quello di percepire questo inizio di anno scolastico non come una consuetudine, ma con la consapevolezza che ogni anno scolastico ha un valore strategico per il loro futuro e per diventare cittadine e cittadini in grado di saper scegliere. La matematica, in particolare, si configura sempre più come linguaggio del terzo millennio, fondamentale in tutte le scienze e in un numero sempre maggiore di attività: l’acquisizione di buone competenze matematiche perciò consentirà alle vostre studentesse e ai vostri studenti più opportunità di scelta anche in relazione alla professione che vorranno intraprendere.
Il mio ultimo augurio va a voi, colleghe e colleghi: vi auguro di trovare nuove ed efficaci strategie didattiche, che possano aiutare le ragazze e i ragazzi a superare le difficoltà incontrate in questi anni difficili; sono certo che questa sfida potrà essere lo stimolo per rinnovarci e per costruire una scuola migliore.
Buon anno scolastico!