A inizio anno è spopolata sui social la 10-year challenge mania, cioè la sfida a pubblicare sui profili una propria foto scattata nel 2019 e una risalente al 2009, cioè 10 anni prima, per far vedere al mondo il cambiamento avvenuto.
Qualcuno, sensibile ai cambiamenti del nostro Pianeta, ha voluto pubblicare delle foto in cui si mostravano le modificazioni decennali della Terra (quasi tutte, purtroppo, in chiave negativa). Tra i molti spunti e le tante foto di animali estinti, foreste abbattute e cementificazioni avvenute, con la mia classe terza ho deciso di analizzare il problema dello scioglimento dei ghiacciai dovuto all’innalzamento delle temperature.
Per prima cosa gli studenti, divisi a coppie, hanno navigato in rete, cercando almeno un sito che parlasse dell’argomento, il più recente e attendibile possibile. Una volta trovato l’articolo, l’hanno letto e analizzato e lo hanno poi condiviso con me. Addirittura alcuni hanno scoperto che la foto che ritraeva lo scioglimento dei ghiacci della calotta polare artica era una notizia sbagliata, una bufala o fake news: non tanto per il fenomeno in sé (che è avvenuto realmente e la notizia è molto allarmante), ma per gli anni associati alle fotografie (era infatti più ampio l’intervallo di tempo trascorso tra i due scatti, frutto di uno studio della NASA).
Nella seconda lezione gli alunni, sempre divisi a coppie, diverse dalle precedenti, hanno dovuto analizzare una scheda preparata da me, nella quale erano state inserite le parti più interessanti degli articoli trovati e analizzati in precedenza, per poter fare un confronto e uno studio più approfondito, con domande mirate.
I ragazzi hanno così potuto calcolare percentuali e rapporti, eseguire equivalenze, confrontare informazioni derivanti da più fonti, interpretare grafici e provare a rispondere a domande più generiche e in modo più personale.
Per esempio, riferendosi alla notizia in base alla quale “35 anni fa (1981) i ghiacci cosiddetti “antichi” occupavano una superficie di circa 1 milione e 860 mila chilometri quadrati. Al 2016 questa superficie si è ridotta a soli 110.000 chilometri quadrati”, ai ragazzi è stato chiesto di calcolare la superficie dei ghiacciai persa e la percentuale del ghiaccio rimanente rispetto al totale iniziale, cioè:
1.860.000 – 110.000 = 1.750.000 → kilometri quadrati persi
110.000 : 1.860.000 = x : 100 da cui x ≃ 5,91%
Inoltre, leggendo la frase “Tra il 1992 e il 2017 il continente ha perso circa 3 mila miliardi di tonnellate di ghiaccio, portando a un aumento medio del livello dei mari di 7,6 millimetri. Il dato è preoccupante perché i ricercatori stimano che i due quinti dell’aumento si siano verificati negli ultimi cinque anni di rilevazione dei dati”, gli studenti hanno calcolato a quanto ammontava effettivamente l’aumento nei soli ultimi 5 anni:
7,6 ∙ 25 mm = 190 mm: aumento totale del livello dei mari dal 1992 al 2017
190 : 5 ∙ 2 = 76 mm: aumento nei soli ultimi 5 anni di rilevazione dei dati
In questo modo, applicando le proprie competenze logiche, matematiche e informatiche, gli studenti sono stati sensibilizzati a un tema molto importante e nello stesso tempo si sono abituati a uno stile diverso di lezione ed esercitazione, simile a quello che potrebbero dover affrontare al colloquio d’esame di fine anno (secondo le nuove disposizioni del DECRETO LEGISLATIVO 13/04/2017, n. 62 “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato”).