La tombola mostruosa

La tombola mostruosa

Il gioco che vi propongo ha come obiettivo quello di convincere i vostri studenti che le proprietà delle potenze non sono formule magiche da imparare a memoria, ma semplici conseguenze della definizione stessa di potenza. L’attività può essere proposta a tutta la classe simultaneamente, durante una lezione sincrona sia in presenza che a distanza

Come prima cose formate dieci squadre ($2$-$3$ studenti per squadra) e assegnate a ogni squadra una cartella della tombola. Nel caso di lezione a distanza i componenti di una stessa squadra potranno comunicare tramite una chat su WhatsApp o in un altro modo che ritengano opportuno. In questo caso, dovrete inviare a tutti il file PDF contenente le dieci cartelle e indicare poi il numero della cartella che avete assegnato a ogni squadra. 

Per iniziare il gioco, estraete un numero (tra $1$ e $30$) e proiettate sulla LIM (o condividete sul vostro schermo) l’immagine della corrispondente potenza mostruosa che trovate nel file “Tombola mostruosa – carte per l’insegnante” in Zona Matematica. 

Ogni squadra deve confrontare la potenza mostruosa estratta con quella presente nella propria cartella utilizzando le proprietà delle potenze e, se le due potenze coincidono, segnare il numero della potenza estratta su un post-it e attaccarlo sulla casella corrispondente. Nel caso si stia giocando in modalità a distanza il numero può essere segnato annotando la propria cartella sul file PDF o, più semplicemente, tenendo traccia della posizione della potenza estratta nella cartella riportandola su un foglio di carta. 

Per esempio, se la potenza mostruosa estratta fosse quella riportata in figura 1 (che corrisponde alla carta numero $1$), i giocatori che hanno nella loro cartella le potenze mostrate in figura 2 dovranno coprire la casella corrispondente con un post-it che riporta il numero $1$.

Figura 1
Figura 2

Vince la prima squadra che fa tombola. Naturalmente, in base al tempo a vostra disposizione, potete decidere di premiare anche solo ambo (due potenze nella stessa riga) e/o terno (tre potenze nella stessa colonna).   

Come sempre, ricordatevi di mettere in palio un premio (anche simbolico!) per i vincitori. Se state giocando in presenza potete portare piccoli oggetti (cioccolatini, merendine, matite simpatiche o altro), mentre se state proponendo il gioco a distanza potete mettere in palio uno sconto sui compiti oppure la possibilità di giustificarsi per un’interrogazione a sorpresa! 

Inoltre, è importante ricordare che, affinché il gioco funzioni, il tempo tra un’estrazione e l’altra deve essere adeguato: tempi troppo lunghi spingono gli studenti a distrarsi e a perdere la concentrazione, mentre tempi troppo brevi rischiano di inibire la discussione all’interno delle singole squadre.

Infine è importante scoraggiare i tentativi fatti a caso. Se una squadra dichiara di aver fatto tombola ma alcune caselle non corrispondono alle potenze estratte, assicuratevi di assegnare una penalità a tutti i giocatori della squadra, magari chiedendo loro di presentare la settimana successiva un approfondimento sul teorema di Pitagora o una ricerca sulla cellula!

Il fatto di utilizzare piccoli mostri al posto di numeri o lettere, da un lato sdrammatizza la materia e spinge anche gli studenti più deboli a partecipare, e dall’altro obbliga gli studenti a focalizzarsi sulle proprietà delle potenze, essendo in questo caso impossibile fare dei conti!

Il gioco è stato costruito in modo da coinvolgere simultaneamente tutti i giocatori: infatti in ogni cartella compare una e una sola potenza composta dagli stessi mostri. In questo modo, qualsiasi sia il numero estratto, tutte le squadre avranno una potenza mostruosa da confrontare con quella estratta e nessuno avrà occasione di distrarsi! Inoltre, alcune potenze mostruose sono volutamente simili nei colori scelti per far sì che per vincere, oltre alle proprietà delle potenze, sia necessario anche un certo colpo d’occhio. Ogni volta che viene estratta una nuova carta con gli stessi mostri, i giocatori ripetono il conto sugli esponenti, automatizzando così, attraverso la ripetizione, le proprietà delle potenze. Dopo qualche partita gli studenti capiranno che il modo più semplice per confrontare due potenze mostruose è contare il numero di mostri di ciascun tipo, e questo dovrebbe convincerli una volta per tutte che le proprietà delle potenze non sono formule magiche!

Leggi anche

Una torta da dividere con un chat bot
Quali asintoti ha una funzione razionale fratta? Scopriamolo in TEAL
AI e scenari elettorali: una simulazione mediante chatbot e foglio di calcolo
Il tragitto di un vascello spaziale
Pitagora sì, no, forse!
Non fare quella faccia: si va in vacanza con l’origami!