Simulazioni di seconda prova della nuova Maturità: il commento di Leonardo Sasso al tema di Matematica

Simulazioni di seconda prova della nuova Maturità: il commento di Leonardo Sasso al tema di Matematica

La simulazione della prova di Matematica per il Liceo scientifico pubblicata dal MIUR, basata sul Quadro di riferimento emanato il 26 novembre, mantiene una sostanziale continuità con le prove proposte negli ultimi anni, pur con alcune lievi differenze.

La struttura della prova è modificata in modo minimo: continua a restare la possibilità di scegliere un problema tra due assegnati, mentre viene ridotto a quattro il numero di quesiti che il candidato deve svolgere, da scegliere tra otto (invece che fra dieci).

Entrambi i problemi proposti nella simulazione pubblicata sono di tipo «contestualizzato» (anche se nel primo la contestualizzazione appare piuttosto marginale rispetto al tipo di richieste). ln particolare, il primo problema fa riferimento a un modello di crescita di tipo logistico , mentre il secondo problema è una «rivisitazione» di un problema proposto nella simulazione della seconda prova di Matematica pubblicata dal MIUR nel dicembre 2015. Il secondo problema differisce da quello proposto nel 2015 sostanzialmente per l’aggiunta della richiesta 3, dove si chiede al candidato di fornire un’opportuna argomentazione.

I quesiti non riguardano solo argomenti relativi al quinto anno, ma fanno riferimento anche ad argomenti studiati negli anni precedenti: in particolare il terzo quesito fa riferimento alla risoluzione grafica di una disequazione contenente valori assoluti, il quarto quesito riguarda la geometria euclidea e il quinto la geometria analitica.

In relazione alla simulazione proposta, è confermata una durata massima della prova di 6 ore (che tuttavia potrebbe essere ridotta fino 4 ore, secondo quanto previsto dal Quadro di riferimento) e la possibilità di utilizzo della calcolatrice scientifica e/o grafica senza CAS (come previsto dalla nota del 17 ottobre 2018).

Coerentemente con quanto dichiarato nel Quadro di riferimento, la prova sembra voler dare maggiore rilievo alla verifica della padronanza del metodo dimostrativo e alla capacità di argomentare. Viene richiesto infatti di «dimostrare» delle proprietà nella richiesta 1 del primo problema e nel quesito 5 e di «argomentare», «illustrare un procedimento» o «motivare una risposta» nelle richieste 5 e 6 del primo problema, nelle richieste 2 e 3 del secondo problema e nei quesiti 6 e 7. Pur apprezzando il rilievo dato alla verifica della capacità argomentativa, ritengo che la formulazione di alcuni quesiti della simulazione orientati a questo scopo potrebbe confondere o mettere in difficoltà i candidati: per esempio la richiesta 5 del problema 1 (piuttosto vaga) e il quesito 5 (che sembra fornire una condizione ridondante per determinare la retta OC). Poco precisa appare anche la formulazione del quesito 4, dove si parla genericamente di «quadrato», senza distinguere tra i due quadrati che in realtà compaiono in figura.

L’edizione blu del corso “COLORI DELLA MATEMATICA” per il secondo biennio e quinto anno, in uscita il prossimo febbraio, proporrà una serie di novità per essere pienamente in linea con il nuovo Quadro di riferimento: una rinnovata e più ampia offerta di esercizi e problemi di tipo contestualizzato, nuovi esercizi orientati allo sviluppo della capacità argomentativa, simulazioni d’esame aggiornate, strumenti per favorire un proficuo utilizzo della calcolatrice grafica all’esame e per la preparazione della prova di Matematica e Fisica.

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