Il 20 giugno scorso si è svolta la seconda prova scritta dell’Esame di Stato, che per il Liceo scientifico quest’anno presentava la novità della prova mista di Matematica e Fisica. Questa tipologia di prova, comunicata a gennaio dal MIUR, è stata molto discussa perché la Fisica al Liceo scientifico ha un peso orario complessivo nei 5 anni che è circa il 60% di quello assegnato alla Matematica (13 ore contro 22). Di conseguenza, a parere di molti, i quesiti di Fisica nella prova d’Esame avrebbero dovuto essere più semplici di quelli di Matematica. Così non è sembrato: le parti dei problemi e i quesiti dedicati alla Fisica sono risultati molto più impegnativi delle parti dei problemi e dei quesiti dedicati alla Matematica.
La prova scritta del 20 giugno scorso aveva la stessa struttura delle due simulazioni del 28 febbraio e del 2 aprile: due problemi misti di Matematica e Fisica, cinque quesiti di Matematica e tre quesiti di Fisica, ma è stata molto più impegnativa. Sarebbe invece stato opportuno un maggiore equilibrio tra le due materie, anche considerando che si trattava del primo anno di attuazione della prova mista e visto che solo alla fine di novembre sono stati comunicati i Quadri di Riferimento di Matematica e di Fisica per l’Esame e che, soprattutto, non esiste un Quadro di Riferimento per la prova mista.
Gli argomenti proposti nella seconda prova sono stati perlopiù svolti tra il quarto e il quinto anno di studio e si tratta di temi fondamentali previsti nel Quadro di Riferimento di Matematica e in quello di Fisica.
Il livello medio dei problemi, in particolare il secondo, è risultato troppo alto rispetto alla preparazione media degli studenti di Liceo scientifico. Si richiede infatti, oltre ovviamente a una buona conoscenza degli argomenti previsti nel programma di Matematica e in quello di Fisica, anche una notevole competenza nel passare dalla Matematica alla Fisica e viceversa, affrontando una stessa situazione problematica.
Inoltre, si poteva forse procedere limitando il numero di argomenti richiesti nella prova, operando con maggior equilibrio e prudenza.
Infatti per le parti inerenti la Matematica le richieste hanno riguardato il calcolo differenziale e integrale, lo studio di funzione, i problemi di massimo e minimo, ma anche – nei quesiti – i polinomi e le radici di un polinomio, il calcolo delle probabilità e la geometria analitica dello spazio.
In Fisica le richieste hanno riguardato l’induzione elettromagnetica, con la legge di Faraday-Neumann-Lenz, l’equazione di Maxwell sulla “corrente di spostamento”, la circuitazione, il flusso, il moto di una carica in un campo magnetico (forza di Lorentz) e, per un quesito, anche la relatività ristretta.
Come era già stato ampiamente comunicato, anche nella seconda prova si poteva utilizzare una calcolatrice grafica non CAS, strumento che poteva aiutare molto lo studente nello svolgimento di calcoli e nel tracciare i diversi grafici richiesti.
Anche in questa prova si osserva comunque che i problemi e i quesiti proposti non prevedevano l’uso specifico di una calcolatrice grafica (non CAS). Lo studente era libero di utilizzare o meno una calcolatrice grafica, anche se il suo utilizzo poteva costituire un indubbio vantaggio per il candidato, perché permetteva di tracciare rapidamente un grafico, di congetturare certe proprietà e di visualizzare rapidamente, per via grafica, le soluzioni di un sistema e le caratteristiche salienti del grafico di una funzione.
Per le soluzioni con l’uso della calcolatrice grafica (non CAS) TI Nspire CX (Texas Instruments), di alcuni punti dei problemi e di un paio di quesiti vedere i seguenti link:
Problema 1 (Mat-Fis)
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I punti 1 e 2 del problema potevano essere affrontati con l’uso della calcolatrice grafica.
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Problema 2 (Fis-Mat)
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Con la calcolatrice grafica si potevano affrontare i punti 3 e 4.
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Quesito 1 (Matematica)
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Si poteva tracciare immediatamente con la calcolatrice grafica il grafico richiesto.
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Quesito 2 (Matematica)
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Non si prestava all’uso della calcolatrice grafica; non erano richiesti grafici.
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Quesito 3 (Matematica)
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Non era richiesto il grafico della funzione, ma la calcolatrice grafica poteva permettere un rapido controllo sul valore minimo trovato.
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Quesito 4 (Matematica)
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La domanda è prevalentemente di tipo teorico e simbolico. La calcolatrice poteva permettere eventualmente di visualizzare la superficie sferica e il piano tangente richiesto.
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Quesito 5 (Matematica)
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Non si prestava all’uso della calcolatrice grafica; non erano richiesti grafici.
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Quesito 6 (Fisica)
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Non si prestava all’uso della calcolatrice grafica; i grafici non erano richiesti.
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Quesito 7 (Fisica)
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Non si prestava all’uso della calcolatrice grafica; i grafici non erano richiesti.
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Quesito 8 (Fisica)
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Non si prestava all’uso della calcolatrice grafica; i grafici non erano richiesti.
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