Seconda prova di Matematica e Fisica: il commento di Leonardo Sasso e Claudio Zanone

Seconda prova di Matematica e Fisica: il commento di Leonardo Sasso e Claudio Zanone

La seconda prova di Matematica e Fisica del 20 giugno presenta una struttura analoga a quella delle simulazioni di febbraio e di aprile: un problema che «parte» dalla Matematica e si collega alla Fisica, un problema che, viceversa, «parte» dalla Fisica e si collega alla Matematica, cinque quesiti di Matematica e tre quesiti di Fisica. C’è da notare che gli ultimi due punti (di Fisica) del problema 1 potevano essere affrontati solo se si era preventivamente svolta la parte di Matematica, contravvenendo alla buona abitudine di «indipendenza» tra le richieste dei problemi.

Anche nella prova d’Esame, come nelle simulazioni, molte richieste vertono sulla capacità di argomentare e sulla padronanza del metodo dimostrativo: viene infatti richiesto di «provare » nel problema 1 e nel quesito 2, di «spiegare» e «giustificare» nelle richieste del problema 2 e nel quesito 6.

Il livello di difficoltà della prova è apparso invece più elevato rispetto a quello delle simulazioni, soprattutto per quanto riguarda le questioni di Fisica. In particolare il problema 2 e il quesito 7 sono sembrati piuttosto impegnativi, anche in considerazione del fatto che trattano argomenti che non sempre si ha il tempo di approfondire.

La richieste di Matematica appaiono concettualmente più standard rispetto a quelle di Fisica, con la sola eccezione del quesito 2 in cui viene proposta una funzione definita in modo piuttosto inusuale. Le parti di Matematica dei problemi ruotano infatti intorno allo studio del grafico di funzione, al calcolo di aree e di integrali e alla determinazione della retta tangente. Un altro aspetto piuttosto tradizionale che viene privilegiato è la proposta di questioni relative a funzioni di tipo parametrico.

La prova è in linea con i Quadri di riferimento ed è sicuramente apprezzabile il fatto che molte richieste sono focalizzate sul ragionamento e sull’argomentazione invece che sul mero calcolo. Tuttavia insegnanti e allievi, anche in considerazione del breve tempo avuto a disposizione per la preparazione al nuovo Esame congiunto di Matematica e Fisica, avrebbero probabilmente auspicato un tema più «morbido», soprattutto per le parti di Fisica.

Qui trovi lo svolgimento della seconda prova di Matematica e Fisica dell’Esame di Stato del 20 giugno.

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