La seconda prova di Matematica e Fisica proposta agli allievi il 20 giugno 2019 ricalca la struttura proposta nelle prove di simulazione del 28 febbraio e del 2 aprile e rispecchia fedelmente i Quadri di Riferimento pubblicati a novembre, ma presenta una difficoltà leggermente maggiore rispetto alle simulazioni.
I problemi e i quesiti toccano i diversi nuclei tematici e testano i diversi obiettivi che la prova intende accertare (applicare il calcolo differenziale a problemi di massimo e minimo, determinare la probabilità di un evento utilizzando i teoremi fondamentali della probabilità, il calcolo combinatorio, il calcolo integrale, utilizzare il teorema di Gauss, …).
È evidente una certa prevalenza degli argomenti di Matematica rispetto a quelli di Fisica almeno nei quesiti, mentre i problemi appaiono più equilibrati nei contenuti delle rispettive discipline.
Le griglie di valutazione per l’attribuzione dei punteggi proposte nel D.M. 769/2018 risultano adeguate: all’interno delle consegne spesso si richiamano le focus word di questo nuovo Esame quali provare, verificare, supporre, spiegare, giustificare.
In accordo con le Indicazioni Nazionali del 2010, è evidente la volontà di spingere gli allievi a comprendere il ruolo della Matematica e in particolare del calcolo infinitesimale quale strumento concettuale fondamentale nella descrizione e nella modellizzazione di fenomeni fisici o di altra natura.
L’utilizzo consapevole della calcolatrice grafica CASIO FX-CG50 può agevolare gli studenti nell’analisi della situazione matematica, nell’individuazione delle caratteristiche salienti e, dunque, nella risoluzione di alcune richieste della traccia.
A tale proposito, particolarmente significativi sono i punti 1 e 2 del problema 1 e i quesiti 1 e 5.
Per essi, con semplici procedure, l’allievo può utilizzare la calcolatrice grafica per:
- interpretare e analizzare le caratteristiche grafiche della funzione assegnata (anche al variare dei parametri);
- analizzare il grafico di una funzione e della sua primitiva individuandone eventuali simmetrie, asintoti, estremi e deducendo le caratteristiche dei punti richiesti dal problema;
- determinare l’area delle regioni piane e l’appartenenza o meno di determinati punti a tali aree;
- calcolare la probabilità di eventi.
A titolo di esempio, di seguito alleghiamo la risoluzione di due quesiti.
A cura di Francesco Bologna, Domenico Giordano, Sergio Schiavone, Ilaria Veronesi