
Il lungo intervallo estivo provoca inevitabilmente un parziale oblio delle conoscenze pregresse.
Per capirne l’entità, nelle prime lezioni potremmo proporre la costruzione di una poesia matematica, disponendo un simpatico canovaccio.
Questa attività nasce proprio da un’idea che si realizza nel Living Theatre, una forma particolare di teatro nata alla fine degli anni ’40 negli Stati Uniti dal poeta e pittore Julian Beck e dall’attrice Judith Malina che cercano di fondere assieme arte e vita. Gli artisti non seguono mai un copione completo predefinito, si basano in parte su una poesia creata da loro in modo estemporaneo e non prevedibile. Su un foglio, una persona scrive due frasi in due righe, poi copre, piegando opportunamente il foglio, la prima frase e passa il compito a un’altra persona che dovrà continuare con senso logico quanto vede scritto nell’ultima frase, aggiungendo a sua volta due righe e così via. Dallo scritto risultante si costruisce il canovaccio di parte dello spettacolo.
Su quest’idea di canovaccio con alcune classi ho realizzato un’attività particolare agli inizi degli anni scolastici precedenti che coinvolge studentesse e studenti e suscita degli interessanti dibattiti matematici.
Si divide la classe in gruppi fornendo un foglio a ciascun gruppo. Senza nessuna consultazione a priori fra i membri del gruppo, si invita una persona per gruppo a scrivere tre righe sullo stesso argomento matematico contenenti sia la definizione che alcuni esempi (algebrici, grafici, geometrici, …). Questa persona dovrà poi coprire le prime due righe prima di passare il foglio a un altro membro del gruppo che vedrà quindi solo l’ultima riga scritta e dovrà continuare aggiungendo altre tre righe, in continuità con quella visibile, e passare il foglio piegandolo in modo da lasciar vedere solo l’ultima riga. Si realizzerà piano piano una poesia matematica creando connessioni sorprendenti tra concetti matematici!
La difficoltà nel realizzare la poesia matematica risiede nel dover essere vincolati all’argomento della riga precedente che però si può conoscere solo in parte. Chi non si ricorda bene l’argomento inevitabilmente commette diversi errori mettendo in crisi anche la persona del gruppo che poi deve continuare.
Alla fine si analizzano le poesie matematiche secondo criteri stabiliti a priori, per esempio:
- errori matematici presenti
- filo logico più o meno coerente
- complessità degli argomenti
- complessità degli esempi
- numero di ripetizioni di contenuti
- numero di esempi simili
Si possono attribuire dei pesi diversi, magari dando maggior peso agli errori matematici, così come si può invitare a discutere e argomentare in classe le modalità di misurazione per quei criteri che rischiano di essere non oggettivi (nel mio esempio dal secondo al quarto incluso).
Questa attività è molto flessibile e può essere improntata in qualsiasi classe; può essere estesa poi al tentativo di consolidamento degli argomenti in cui si sono verificati la maggior parte degli errori, magari assegnando proprio nei primi giorni di scuola, come compito, di provare a trattare un particolare argomento e/o contenuto in modo da comunicarlo in modo creativo (tramite un fumetto, un sito web, una visual novel, un video) che sia corretto dal punto di vista matematico.
Di solito studentesse e studenti accolgono con entusiasmo quest’ultima proposta mettendosi in gioco in modo sorprendente.
Con alcune colleghe e colleghi abbiamo poi mostrato ad altre classi i prodotti ottenuti di modo che studentesse e studenti consolidino contenuti matematici tramite le idee creative di compagne e compagni di scuola. Devo ammettere che c’è sempre stata molta più attenzione rispetto a quando spiegassi io!
Anche l’attività di misurazione e analisi degli errori degli altri gruppi offre spunti di riflessione e consolidamento di contenuti e concetti matematici nonché di argomentazione.
L’attività di poesia matematica vuole dunque essere proprio un canovaccio su cui allestire le prime lezioni dell’anno scolastico. Canovaccio che ogni collega può adattare secondo le proprie idee ed esigenze.
Per il nuovo anno scolastico diamo dunque anche spazio alla creatività e all’immaginazione per richiamare e consolidare concetti e contenuti matematici!
Prima di concludere vi raccomando di sottolineare bene la consegna, per non ritrovarci poesie matematiche come questa proposta da un chat bot !
Nel regno dei numeri infiniti e delle curve perfette…
Dove $x$ incontra $y$ in danze geometriche eterne…
E l’equazione sussurra: “La bellezza è nell’equilibrio”
I triangoli cantano melodie pitagoriche…
Mentre gli angoli si aprono come fiori di primavera…
E $\sin \theta$ danza con $\cos \theta$ nell’armonia circolare
Le probabilità si intrecciano come destini…
In matrici di possibilità infinite…
Dove ogni numero ha la sua storia da raccontare