Matematica al naturale

Matematica al naturale

Difficile, astratta, sofisticata, la matematica viene spesso percepita come una materia distante e incomprensibile. A volte nei colloqui con i genitori si parla di una sorta di gene della matematica: “Sa, mio figlio fa fatica in matematica, del resto anche io e suo padre non ci capivamo nulla!”

Ritengo sia importante che noi insegnanti della scuola secondaria di primo grado lavoriamo per proporre un’idea diversa della nostra materia, non presentandola come un’artificiale disciplina per iniziati, ma in un modo, concedetemi il termine, più naturale, in cui le ragazze e i ragazzi abbiano la possibilità di riconoscere nel mondo che li circonda i concetti affrontati in classe. Non si tratta di semplificare o banalizzare: il mondo che circonda noi, le nostre alunni e i nostri alunni è sicuramente più complicato della matematica; piuttosto comporta un’operazione di avvicinamento tra l’astratto dei concetti e la realtà vissuta dalle studentesse e dagli studenti. 

Per ottenere questo obiettivo è certamente possibile proporre, tra gli altri, esercizi che fanno riferimento a situazioni reali. Oltre a questo possiamo però immaginare attività da svolgere a scuola o a casa che offrano spunti per incontrare gli argomenti studiati anche all’esterno dell’aula.

Per esempio alle alunne e agli alunni di prima possiamo proporre una caccia alle frazioni: su un block notes facciamo annotare tutte le volte che incontrano, su un giornale, in TV o semplicemente chiacchierando, una frazione. Scopriremo che le frazioni non si trovano solo sui libri di aritmetica, anzi! Possiamo cominciare anche a spoilerare che le percentuali sono in fondo delle frazioni e che le studieranno l’anno successivo.

In seconda, parlando di matematica finanziaria, di sconti e, appunto, di percentuali, possiamo suggerire alle nostre studentesse e ai nostri studenti una classifica delle offerte: cerchiamo gli sconti più grandi, in percentuale e in valore effettivo, per scoprire che non sempre a grandi percentuali corrispondono offerte molto convenienti. Oppure davanti a un muro realizzato o decorato con pietre irregolari, come quello in figura, chiediamo loro di calcolare in media l’area della superficie di una singola pietra. Sarà interessante osservarli mentre cercano un metodo per arrivare alla risposta.

Anche per le terze possiamo immaginare una caccia al tesoro: sfidiamo studentesse e studenti a raccogliere e ritagliare i grafici presenti in un vecchio quotidiano. In un momento successivo, a gruppi, possono provare a classificarli a seconda della tipologia (areogramma, digramma a righe, istogrammi…) e capire perché chi li ha fatti ha scelto una specifica tipologia. Questo lavoro li aiuterà a interpretare con spirito critico la grande quantità di informazioni che ricevono ogni giorno.

Questi sono solo piccoli suggerimenti a cui ciascuno di noi potrà aggiungere le proprie idee e esperienze, con la coscienza che tutte le volte in cui arricchiremo le nostre lezioni con qualche piccolo spunto da cogliere fuori dall’aula forniremo alle nostre studentesse e ai nostri studenti un appiglio per una più facile comprensione e memorizzazione.

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