La Corsa contro la Fame: non solo Educazione civica, ma anche matematica

La Corsa contro la Fame: non solo Educazione civica, ma anche matematica

Sabato $20$ aprile per la nostra scuola non è stata una giornata qualsiasi. Normalmente il sabato non è giorno curricolare e per questo lo abbiamo scelto come conclusione di un percorso di Educazione civica che ci ha accompagnato per tutto l’anno scolastico. In questa mattinata è stata organizzata “La Corsa contro la Fame”. Si tratta di un progetto completamente gratuito aperto a scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, promosso daAzione contro la Fame, organizzazione umanitaria internazionale che opera da oltre $40$ anni nella cooperazione.

Siamo venuti a conoscenza di questa iniziativa grazie a una newsletter di Deascuola, il progetto ci ha subito incuriositi come Collegio dei Docenti in quanto unisce sport e solidarietà con l’obiettivo di responsabilizzare le studentesse e gli studenti e arricchire le loro competenze di Educazione civica. Il Paese al centro dell’attenzione quest’anno era il Bangladesh. Tra l’altro, nelle nostre classi abbiamo due alunni di tale nazionalità e questo ci ha ancora più convinti riguardo l’utilità dell’iniziativa. Anche il Comune e l’Amministrazione hanno dato il loro patrocinio e supportato l’organizzazione dell’evento conclusivo che è avvenuto in una piazza del paese.

Nel corso dell’anno scolastico, il dipartimento di Lettere si è fatto carico dell’organizzazione delle attività da svolgere in classe con gli esperti dell’associazione e degli approfondimenti che le studentesse e gli studenti hanno effettuato con gli insegnanti.

Nel materiale offerto dall’associazione venivano presentate anche numerose attività che coinvolgono la Matematica e le Scienze. In particolare, ritengo particolarmente significativa un’attività che riguardava il tema del riso, prodotto alimentare centrale nell’economia del Paese e focus centrale nel padiglione del Bangladesh all’Expo $2015$ di Milano. Dal punto di vista matematico le studentesse e gli studenti dovevano risolvere il seguente problema:

“Dovete preparare il riso seguendo la ricetta del Biryani che è un piatto tipico del Bangladesh. Mettete a cuocere $375$ g di riso per 5 persone. Quanto riso dovreste mettere a cuocere per sfamare una famiglia composta da $5$ fratelli e $3$ sorelle cui si aggiungono una coppia di anziani genitori? Esprimi il risultato in grammi.”

Questa parte del problema metteva in gioco il ragionamento proporzionale. Il quesito continuava così:

“La famiglia bengalese Monir guadagna $300$ taka al giorno con i quali compra $2$ kg di riso grezzo al prezzo di $100$ taka. Con i soldi rimanenti dal guadagno giornaliero, la famiglia Monir acquista anche frutta, verdura, carne o pesce, olio e altri beni. Nell’anno $2016$ il prezzo del riso era di $26$ taka al kg ma a causa di un’alluvione e successiva inondazione la quantità di riso prodotta è diminuita. Per questo motivo, il prezzo del riso è salito a $50$ taka al kg. Calcolate i kg di riso grezzo a cui la famiglia dovrà rinunciare ogni giorno, tenuto conto dell’aumento del prezzo del riso.”

Questo problema portava non solo a “fare calcoli” ma anche a produrre riflessioni legate alle conseguenze che ha l’aumento del prezzo del riso sull’economia domestica di una famiglia come quella descritta.

L’attività poi proseguiva con un articolo scientifico legato al Golden Rice, varietà di riso OGM creata per contenere beta-carotene e supplire alla carenza di vitamina A. Il collegamento era dunque diretto alle Scienze e al dibattito sugli OGM che viene sempre affrontato nelle classi terze di scuola secondaria di primo grado.

Terminate le attività curricolari trasversali di sensibilizzazione su questo tema si è passati all’azione pratica che ha nuovamente coinvolto le competenze matematiche delle studentesse e degli studenti.

Le ragazze e i ragazzi sarebbero stati impegnati in una corsa/camminata di $10$ minuti in un percorso ad anello. Prima della corsa, il partecipante doveva cercare gli “sponsor” che gli avrebbero promesso una piccola cifra per ciascun giro completato. La somma totale raccolta veniva poi devoluta in beneficenza.

Ogni alunno ha ricevuto un “passaporto solidale” in cui riportare tutti gli sponsor della propria prestazione sportiva. Al termine dei $10$ minuti alcuni docenti hanno certificato il numero di giri effettuati e le alunne e gli alunni sono stati chiamati a calcolare le cifre da riscuotere in base alle promesse di donazione.

Un’ultima attività matematica può essere introdotta da questo grafico, riprodotto tenendo presente quello sul sito dell’associazione, che descrive la ripartizione delle donazioni per attività.

Ogni studente può determinare quale parte della cifra da lui raccolta viene destinata direttamente ai progetti e quale alla gestione e alla comunicazione. Si attiva così il ragionamento percentuale e la consapevolezza di quanto ciò che imparano a scuola sia fondamentale per poter capire come funziona il mondo che ci circonda.

Siamo fieri del progetto, delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi che hanno dimostrato, prima di tutto a sè stessi, che si può fare attivamente qualcosa per aiutare gli altri traendone soddisfazione e divertimento.

A questo link il riferimento diretto dell’Istituto.

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