Il Global Gender Gap Index: un’attività di Educazione civica e Matematica per misurare il divario di genere

Il Global Gender Gap Index: un’attività di Educazione civica e Matematica per misurare il divario di genere

Tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile per il $2030$ le Nazioni Unite hanno indicato il raggiungimento della parità di genere, cioè la “piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e della vita pubblica”. Il conseguimento di questo traguardo rappresenta infatti non solo la reale attuazione di un principio di uguaglianza, ma anche un importante motore di crescita economica e dunque un fattore che promuove il benessere collettivo, come sottolinea il conferimento dell’ultimo premio Nobel per l’economia ($2023$) alla professoressa Claudia Goldin dell’Università di Harvard per i suoi studi sulla partecipazione e la retribuzione femminile nel mondo del lavoro negli ultimi tre secoli. L’Unione Europea ha promosso una specifica Strategia per la parità di genere nel periodo $2020$-$2025$ e anche il nostro Paese ha definito una propria Strategia Nazionale in linea con gli obiettivi del PNRR.

In questa attività vi propongo un’analisi del Global Gender Gap Index, elaborato per misurare e confrontare il divario di genere nei diversi Paesi, evidenziando quali sono gli aspetti che maggiormente contribuiscono al divario di genere. Mi soffermerò quindi sulla situazione italiana e sull’evoluzione temporale dell’indice di parità. Osserviamo infine che il gap economico, che rappresenta uno degli ostacoli alla crescita, è correlato (nel nostro Paese) con la scelta del percorso di studi: il divario occupazionale e salariale è infatti parzialmente legato all’esiguo numero di donne nei percorsi STEM, che mediamente forniscono competenze più richieste e meglio retribuite nel mondo del lavoro.

Parte A: l’Indice di Parità – Cos’è e come si calcola

La parità di genere in un Paese viene misurata attraverso un indice, Global Gender Gap Index, introdotto dal World Economic Forum nel $2006$, che assegna a ciascun Paese un punteggio tra $0$ (totale disparità) e $1$ (totale parità)1. L’indice viene costruito analizzando quattro sottoindici principali, appartenenti ai seguenti settori: partecipazione economica e opportunità, educazione, salute e sopravvivenza, potere politico. Per ciascun settore si considerano degli specifici indicatori e si procede in questo modo:

a) si calcola il rapporto donne/uomini per ciascun indicatore;

b) si attribuisce un peso a ciascuno di questi rapporti;

c) si effettua la media pesata degli indicatori, ottenendo il punteggio del sottoindice. Infine si effettua una media semplice dei sottoindici, il cui valore  equivale al Global Gender Gap Score.

Come compito di realtà, proponiamo alla nostra classe il calcolo dell’Indice di Parità Globale, considerando un Paese ipotetico e utilizzando la tabella 12, che illustra gli indicatori per i quattro sottoindici e i relativi pesi.

Tabella 1 – Sottoindici, indicatori e pesi relativi per il calcolo del Global Gender Gap Index (fonte: Global Gender Gap Report $2015$)

SottoindiceIndicatorePeso

Partecipazione economica e opportunità
Rapporto tra occupazione maschile e occupazione femminile$0,199$
Partecipazione economica e opportunitàParità salariale tra donne e uomini per lavori simili (convertito in rapporto donne-uomini)$0,310$
Partecipazione economica e opportunitàRapporto tra il guadagno femminile e il guadagno maschile$0,221$
Partecipazione economica e opportunitàRapporto tra donne e uomini in posizioni avanzate/apicali $0,149$
Partecipazione economica e opportunitàRapporto tra lavoratrici e lavoratori nei livelli iniziali di carriera $0,121$
Totale$1,00$



Educazione



Rapporto tra alfabetizzazione femminile e alfabetizzazione maschile



$0,191$
EducazioneTasso netto di iscrizione alla scuola primaria femminile rispetto al valore maschile$0,459$
EducazioneTasso netto di iscrizione alla scuola secondaria femminile rispetto al valore maschile$0,230$
EducazioneRapporto lordo di iscrizione al terziario femminile rispetto al valore maschile$0,121$
Totale

$1,00$

Salute e sopravvivenzaRapporto tra i sessi alla nascita$0,693$
Salute e sopravvivenzaRapporto tra aspettativa di vita sana delle donne e valore maschile$0,307$
Totale$1,00$


Potere politico


Rapporto tra parlamentari donne e parlamentari uomini


$0,310$
Potere politicoRapporto tra donne e uomini nei ministeri$0,247$
Potere politicoNumero di anni con un capo di Stato donna (negli ultimi $50$ anni) rispetto al valore per un capo di Stato uomo$0,443$
Totale$1,00$

Immaginiamo che i dati relativi al Paese in esame siano i seguenti per il sottoindice relativo alla partecipazione economica e alle opportunità:

  • il tasso di occupazione femminile è pari al $45\%$, mentre quello maschile è del $54\%$;
  • la paga oraria, a parità di ruolo/mansione, per le donne è il $95\%$ di quella maschile (cioè per ogni euro dato a un uomo, una donna nella stessa posizione viene pagata $95$ centesimi);
  • il guadagno mensile medio di una donna è del $20\%$ inferiore a quello di un uomo nella stessa collocazione (per esempio perché hanno un contratto differente, con un carico orario settimanale per la donna inferiore rispetto a quello di un uomo);
  • solo il $30\%$ dei posti apicali (manager, dirigenti) è occupato da donne;
  • nei livelli più bassi di carriera (operai, segretari, tecnici) il $45\%$ della forza lavoro è rappresentato da donne.

Traduciamo questi dati nei relativi indicatori del sottoindice relativo alla partecipazione economica e alle opportunità e moltiplichiamo per il relativo peso. Infine, eseguiamo la media pesata degli indicatori, per ottenere il valore del sottoindice. Per tutte queste operazioni possiamo utilizzare un foglio di calcolo. Mostriamo nella prima colonna della tabella 2 i risultati che otterremmo, accanto al relativo peso:

Tabella 2

IndicatorePeso
Rapporto occupazione: $\dfrac{45}{54}=0,833$$0,199$
Parità salariale: $\dfrac{95}{100}=0,95$$0,310$
Rapporto guadagno: $\dfrac{80}{100}=0,8$$0,221$
Rapporto posizioni apicali: $\dfrac{30}{70}=0,429$$0,149$
Rapporto posizioni iniziali: $\dfrac{45}{55}=0,818$$0,121$

La media pesata degli indicatori in esame ci restituisce il valore $0,8$. Essa coincide con il valore del sottoindice “partecipazione economica e opportunità”.

Possiamo continuare la nostra simulazione di calcolo dell’indice di parità aggiungendo dei dati relativi agli indicatori degli altri tre sottoindici e calcolandone la media pesata, analogamente a quanto fatto per il primo sottoindice. Supponiamo di aver ottenuto i seguenti valori:

Tabella 3

SottoindiceValore
Partecipazione economica e opportunità$0,8$
Educazione$0,92$
Salute e sopravvivenza$0,98$
Potere politico$0,3$

L’indice di parità globale associato al Paese sarà la media aritmetica semplice dei valori relativi ai quattro sottoindici e dunque $0,75$.

Secondo l’ultimo rapporto del World Economic Forum, relativo al $2023$ (tabella $1.1$ p. $11$), il nostro Paese immaginario si collocherebbe in $42$esima posizione (i Paesi considerati sono in tutto $146$), ben più avanti dell’Italia, che occupa la $79$esima posizione con un Indice Globale pari a $0,705$ (WEF_GGGR_2023.pdf p. $213$).

Come ulteriore esercizio possiamo far ricalcolare alle studentesse e agli studenti proprio l’Indice di Parità per l’Italia, a partire dai sotto-indici presenti nel rapporto e che qui richiamiamo per comodità, specificando anche la posizione nella classifica generale:

Tabella 4 – Sottoindici per il Global Gender Score relativi all’Italia (fonte: Global Gender Gap Report $2023$)

sottoindiceValorePosizione nella classifica
Partecipazione economica e opportunità$0,618$$104$
Educazione$0,995$$60$
Salute e sopravvivenza$0,967$$95$
Potere politico$0,241$$64$

Possiamo infine stimolare le studentesse e gli studenti a costruire una formula generale per il Global Gender Gap Index (di seguito abbreviato con $GI$), che sarà del tipo:

$GI=\dfrac{i_{11}p_{11}+i_{12}p_{12}+i_{13}p_{13}+i_{14}p_{14}+…}{4}$

in cui la lettera $i$ si riferisce all’indicatore e la $p$ al relativo peso, mentre i due pedici sono associati rispettivamente al sottoindice e all’indicatore. La generalizzazione chiarisce così che l’indice finale è il risultato di un confronto di molti aspetti della vita quotidiana di uomini e donne e dunque è una sorta di indicatore composito.

Parte B: da dove nasce principalmente la disparità di genere?

L’ultimo rapporto sul Global Gender Gap Index fornisce i valori medi riportati in figura 1 per i quattro sottoindici (a livello mondiale e tradotti in percentuali, anziché in scala 0-1):

Figura 1 – Sottoindici del Global Gender Gap Index nel $2023$ – valori medi su $146$ Paesi (Fonte: Global Gender Gap Report $2023$) 

Nei settori dell’istruzione e della salute si è praticamente raggiunta la parità di genere pressoché in tutti i Paesi, mentre sul piano economico e soprattutto su quello politico la strada è ancora lunga. 

L’Indice di Parità mondiale nel $2023$ è pari a $0,684$ (o, equivalentemente, $68,4\%$). Nel $2006$ il valore era $0,643$ (o $64,3\%$). Un esercizio da porre alle studentesse e agli studenti è stimare entro quale anno si raggiungerà la parità di genere al tasso attuale di crescita dell’indice, supposto costante (e dunque ipotizzando un modello di crescita lineare). Il risultato del calcolo è di circa $131$ anni, ben oltre le previsioni fatte nel $2020$ ($100$ anni). 

Parte C: la situazione italiana

Concludo questa riflessione con l’evoluzione dell’indice di parità nel nostro Paese. La tabella 5 riassume i valori relativi al $2006$3 e ad alcuni anni più recenti, pre- e post-pandemia da Covid-$19$ (tra parentesi è indicata anche la posizione nella classifica dei Paesi considerati, passati da $115$ a $146$):

Tabella 5 – Evoluzione temporale del Global Gender Gap Index e dei suoi sottoindici in Italia

SottoindiceAnno $2006$Anno $2018$Anno $2022$Anno $2023$
Partecipazione economica e opportunità$0,5265$   [$87$]$0,592$    [$118$]$0,603$      [$110$]$0,618$          [$104$]
Educazione$0,9969$   [$27$]$0,995$    $[61$]$0,995$     [$59$]$0,995$          [$60$]
Salute e sopravvivenza$0,9717$   [$77$]$0,969$    [$116$]$0,965$     [$108$]$0,967$          [$95$]
Potere politico$0,0872$   [$72$]$0,267$    [$38$]$0,319$     [$40$]$0,241$          [$64$]
Indice complessivo$0,6456$   [$77$]$0,706$    [$70$]$0,720$     [$63$]$0,705$          [$79$]

I dati forniti possono essere utilizzati per:

  • stimare l’anno entro il quale il nostro Paese colmerà il divario di genere, nell’ipotesi di crescita lineare nel periodo $2006$-$2023$;
  • confrontare le previsioni per il raggiungimento della parità nei singoli ambiti;
  • confrontare la velocità con cui il nostro Paese si avvicina alla parità rispetto al resto del mondo;
  • confrontare la velocità relativa agli ultimi anni con il valore medio nel periodo $2006$-$2023$ e dedurre in quale ambito si registra la variazione più significativa.

Da ultimo è interessante analizzare e confrontare l’evoluzione dell’indice di parità in Italia e in diversi Paesi europei (Spagna, Francia, Germania), i cui dati sono reperibili a questo link: Global Gender Gap Report – Wikipedia.


1 Dal $2013$ l’Istituto Europeo per la Parità di Genere (EIGE) ha elaborato un indice analogo esclusivamente per i Paesi europei, in cui la scala varia da $1$ a $100$ (Gender Equality Index).
2 Redatta sulla base del Global Gender Gap Report del $2015$, p. $14$.
3 The Global Gender Gap Report $2006$, The Global Gender Gap Report $2018$, Global Gender Gap Report $2022$

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