Qualche settimana fa, in ottica di trasversalità, ho proposto alle mie studentesse e ai miei studenti della classe terza un’attività che coinvolge la matematica, le scienze e l’educazione civica.
Trovandomi ancora ad affrontare le spiegazioni degli apparati del corpo umano nella programmazione di Scienze, abbiamo parlato di circolazione sanguigna e di gruppi sanguigni.
Volevo introdurre studentesse e studenti all’importanza della scelta delle fonti che consultano e quindi abbiamo navigato sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (Esame del gruppo sanguigno: sistemi ABO e Rh – ISSalute) e abbiamo imparato che la classificazione dei gruppi sanguigni dipende dalla presenza/assenza di alcuni antigeni sulla superficie dei globuli rossi. La classificazione più comune è il Sistema ABO che prevede quattro tipologie di sangue e l’individuazione di due diversi antigeni: A e B. Abbiamo così schematizzato la situazione.
Gruppo sanguigno | Antigeni presenti |
A | A |
B | B |
AB | sia A che B |
$0$ | nessuno |
L’ultimo gruppo considerato è detto gruppo “zero” o anche “$0$”, dall’iniziale della parola tedesca “ohne”, che vuol dire “senza”.
Ognuno di questi gruppi sanguigni è suddiviso ulteriormente in due categorie in base alla presenza, o meno, sulla membrana dei globuli rossi, di un particolare antigene appartenente al sistema Rh. Il fattore Rh può essere, dunque, positivo (Rh$^{+}$) o negativo (Rh$^{-}$).
Dal sito istituzionale che abbiamo consultato, abbiamo potuto ricavare i seguenti dati che descrivono la diffusione in Italia dei diversi gruppi sanguigni:
$0^{+}$ | A$^{+}$ | B$^{+}$ | AB$^{+}$ | $0^{-}$ | A$^{-}$ | B$^{-}$ | AB$^{-}$ |
$39\%$ | $36\%$ | $7,5\%$ | $2,5\%$ | $7\%$ | $6\%$ | $1,5\%$ | $0,5\%$ |
Il primo compito che ho assegnato alla classe è stato quello di ridurre la tabella alla sola presenza di antigeni A e B, tralasciando il fattore Rh, per ottenere la seguente suddivisione:
Gruppo A | Gruppo B | Gruppo AB | Gruppo $0$ |
$36\%+6\%=42\%$ | $7,5\%+1,5\%=9\%$ | $2,5\%+0,5\%=3\%$ | $39\%+7\%=46\%$ |
Anche con questo accorpamento, il gruppo zero rimane il più diffuso seguito dal gruppo A con poca differenza; molto più lontani i gruppi B e AB.
A questo punto siamo passati allo studio di diffusione legato ai componenti dell’intera classe. Studentesse e studenti hanno ricevuto il compito di chiedere in famiglia il proprio gruppo sanguigno, che molti non conoscevano, e così abbiamo raccolto i $18$ dati a disposizione.
Abbiamo poi riportato in una tabella la diffusione dei gruppi sanguigni della classe:
Gruppo sanguigno | A$^{+}$ | A$^{-}$ | B$^{+}$ | B$^{-}$ | AB$^{+}$ | AB$^{-}$ | $0^{+}$ | $0^{-}$ |
N° individui | $10$ | $1$ | $1$ | $0$ | $0$ | $0$ | $5$ | $1$ |
Studentesse e studenti avevano così tutti i dati su cui lavorare con la consegna di determinare le frequenze percentuali, creare una grafico che ben le rappresentasse ed effettuare il confronto con il dato nazionale.
Questi sono stati i risultati (è stato necessario approssimare in modo diverso dalle regole di arrotondamento per ottenere il totale di $100\%$):
Gruppo sanguigno | A$^{+}$ | A$^{-}$ | B$^{+}$ | B$^{-}$ | AB$^{+}$ | AB$^{-}$ | $0^{+}$ | $0^{-}$ |
$f\%$ | $55,5\%$ | $5,6\%$ | $5,6\%$ | $0\%$ | $0\%$ | $0\%$ | $27,7\%$ | $5,6\%$ |
Dall’area “Info Data” del sito de “Il Sole 24 ore” (link alla fonte: La mappa mondiale dei gruppi sanguigni più diffusi. – Info Data) abbiamo ottenuto un’analisi a livello mondiale che ci ha permesso nuovamente di paragonare la nostra piccola realtà con la diffusione mondiale. L’infografica presente in questa pagina web sarà anche ripresa nello studio della geografia grazie alla collaborazione con la collega di Lettere.
L’ultima riflessione che abbiamo fatto grazie a questo studio statistico è legata all’importanza che può avere nel nostro quotidiano la conoscenza del gruppo sanguigno a cui apparteniamo; per esempio se dovessimo subire una trasfusione urgente o in caso di gravidanza, in quanto una madre potrebbe essere incompatibile con il feto.
Ho portato infine la mia esperienza di donatrice di sangue che rappresenta, se l’individuo è maggiorenne e in buona salute, un gesto di grande altruismo che può aiutare altre vite umane. Le donazioni di sangue salvano la vita di circa $630.000$ persone all’anno solo in Italia, in media circa una al minuto (Perchè donare): il sangue è una risorsa fondamentale e non esiste al momento un’alternativa che possa sostituirlo.
#Unsemplicegestostraordinario