Insegnamento multisensoriale: con il progetto WeDraw si indaga un nuovo metodo pedagogico

Insegnamento multisensoriale: con il progetto WeDraw si indaga un nuovo metodo pedagogico

Aritmetica e geometria potranno essere studiati attraverso la musica, la danza e la pittura. Questo il nuovo metodo di insegnamento multisensoriale al centro del progetto europeo weDraw, di cui De Agostini è partner. Il progetto è coordinato dall’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia e nato dalle ricerche del gruppo di Monica Gori riguardo l’utilizzo dei sensi nell’apprendimento da parte dei bambini dai 6 ai 10 anni. Monica Gori, neuropsicologa con dottorato in robotica e responsabile di ricerca del laboratorio U-VIP dell’IIT, racconta WeDraw in questo articolo.


« weDRAW è un progetto europeo finanziato dall’Unione Europea (European Union’s Horizon 2020 Research and Innovation Programme under Grant Agreement No. 732391) che si propone di creare nuove tecnologie multisensoriali per l’apprendimento di concetti matematici e geometrici, allo scopo di ampliare l’offerta di attività formative nella scuola primaria. weDRAW nasce dal desiderio di permettere a bambini delle scuole elementari di imparare matematica e geometria sfruttando le modalità sensoriali per lui più adatte. Quando stavo concludendo le scuole medie, gli insegnanti suggerirono ai miei genitori di interrompere il mio percorso di studi, per questo i miei genitori mi fecero frequentare una scuola artistica. Adesso sono leader di un gruppo di ricerca e mi trovo a coordinare un bellissimo progetto europeo sull’apprendimento multisensoriale.

Il progetto permetterà lo sviluppo di nuovi giochi tecnologici che faciliteranno l’apprendimento della matematica in maniera divertente ed inclusiva: infatti ciascun bambino potrà scegliere la modalità sensoriale preferita (visione, tatto, udito) per svolgere i giochi didattici ed allo stesso tempo imparare ad integrare le informazioni provenienti da più sensi contemporaneamente. Infatti sebbene metodi di insegnamento basati sull’integrazione multisensoriale rappresenterebbero un punto di forza nel contesto scolastico, studi di psicologia dello sviluppo hanno dimostrato che i bambini prima degli otto anni utilizzano i sensi in modo indipendente, non essendo ancora in grado di integrarli. Ad esempio, ricerche scientifiche condotte dal nostro gruppo hanno mostrato che fino a 10-14 anni i bambini non usano tutte le modalità sensoriali allo stesso modo. Per alcuni di loro la modalità visiva è la migliore, mentre per altri i segnali acustici o motori possono fornire alternative importanti alla visione. Da questi risultati sembra emergere la necessità di sviluppare nuovi metodi che siano in grado di stimolare la predisposizione dei bambini ad integrare le informazioni provenienti da diversi sensi per migliorare il proprio apprendimento. weDRAW nasce proprio dall’idea di migliorare l’apprendimento di concetti matematici e geometrici, generalmente critici per i bambini della scuola primaria, attraverso musica ed arte perché queste discipline allenano e fortificano diverse e complementari modalità sensoriali. In questo modo è stato possibile per me unire la passione per lo studio dello sviluppo del bambino e per l’arte. Attraverso attività multisensoriali educative, weDRAW intende stimolare i bambini della scuola primaria ad esplorare in modo nuovo concetti chiave come le frazioni, gli angoli ed il piano cartesiano, mettendo in gioco tutto il proprio corpo in una realtà immersiva.

Il progetto durerà due anni ed è iniziato a gennaio 2017 con una intensa attività di collaborazione con gli insegnanti della scuola primaria, resa possibile grazie al contributo del partner De Agostini, che hanno fornito la loro opinione circa le criticità dell’apprendimento di matematica e geometria per i bambini dai 6 ai 10 anni. Grazie all’esperienza diretta degli insegnanti, siamo stati in grado di creare attività educative che tramite il divertimento ed il coinvolgimento corporeo consentono di veicolare in maniera semplice i concetti scolastici descritti come critici dagli insegnanti stessi. Il progetto è coordinato in modo congiunto dall’Istituto Italiano di Tecnologia, dove io lavoro attualmente, e dall’Università di Genova nella persona di Gualtiero Volpe e vede la collaborazione tra gruppi di ricerca ed aziende europee per sviluppare innovative tecnologie educative, come i serious games, per personalizzare e facilitare l’apprendimento nei bambini della scuola primaria. Grazie al supporto del mio gruppo di ricerca composto da Giulia Cappagli e Luigi Cuturi e del gruppo di ricerca coordinato da Gualtiero Volpe, weDRAW sta proponendo un nuovo approccio all’apprendimento della matematica e geometria per le scuole elementari. Più di 2000 bambini hanno provato il nostro nuovo approccio al Festival della Scienza di Genova e ci hanno fornito positivi e costruttivi riscontri.
Ad un anno dall’avvio del progetto, il nostro gruppo di ricerca è impegnato nella sperimentazione delle tecnologie educative finora sviluppate non solo nei bambini con sviluppo tipico, ma anche nei bambini con difficoltà di apprendimento o disabilità sensoriali come la cecità. Al momento, i ricercatori del progetto weDRAW stanno valutando gli effettivi benefici del nuovo approccio proposto sia tramite valutazioni pedagogiche sia tramite studi neuroscientifici. Infatti scopo non ultimo del progetto è favorire l’inclusione scolastica tramite il superamento di barriere che generalmente ostacolano l’insegnamento e l’apprendimento. »

Qualora interessate a provare le tecnologie educative sviluppate e quindi aderire al progetto di ricerca, le scuole del territorio nazionale possono visitare il sito https://www.wedraw.eu/ o scrivere al team weDRAW all’indirizzo wedraw4social@iit.it .


 

Per ulteriori informazioni:

scienze@deascuola.it 

www.wedraw.eu

I partner del progetto WeDraw sono: Istituto Italiano di Tecnologia (come coordinatore), l’Università degli Studi di Genova (come co-coordinatore tecnologico), Deascuola, Istituto David Chiossone, University College London (Uk), Trinity College Dublin (Irlanda), Learn TPM Limited (UK), Vision Buisness Consultant (Grecia), Ignition Factory (Francia). In particolare, lo sviluppo tecnologico è coordinato da Gualtiero Volpe del gruppo InfoMusLab dell’Università di Genova.

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