Matematica senza compromessi: un approccio STEAM per colorare il mondo intorno a noi

Matematica senza compromessi: un approccio STEAM per colorare il mondo intorno a noi

Noi insegnanti di Matematica molte volte corriamo un rischio: quello di entrare nell’aula, chiudere la porta alle nostre spalle e raccontare ai nostri alunni un mondo autoreferenziale di regole e di esercizi, ricco di problemi di geometria che, grazie alle terne pitagoriche, restituiscono tutte soluzioni con numeri interi.

Per quanto sia indispensabile utilizzare esercizi ed esempi che permettono di educare al ragionamento corretto, senza doversi misurare troppo con la complessità della realtà, bisogna evitare che il nostro lavoro diventi uno sterile esercizio di stile, avulso dal contesto che ci circonda e che i ragazzi possono percepire noioso e inutile.

Un approccio STEAM che vede nella Matematica il linguaggio con cui descriviamo la realtà, affiancata in questo da Scienza, Tecnologia e, perché no, dall’Arte può venirci in aiuto. Possiamo affiancare ai nostri contenuti esempi visibili e tangibili, provare a fare previsioni partendo da leggi fisiche e, quando il gioco si fa duro, utilizzare l’informatica per  liberarci dei calcoli troppo difficili. Vediamo qualche esempio per i tre anni della scuola media.

In prima possiamo lanciare la sfida a misurare la lunghezza di una linea curva, per esempio grazie a un odometro costruito con la ruota di una bicicletta o, in piccolo, con il coperchio di un barattolo. In questo caso può essere interessante confrontare una stima proposta dai ragazzi con il risultato ottenuto attraverso l’esperimento.

In seconda, quando affrontiamo il rapporto fra grandezze non omogenee, possiamo calcolare la velocità di movimento di una formica, per scoprire che in proporzione rispetto a noi le formiche corrono velocissime oltre a essere molto più forti; quanta Matematica di seconda media in queste considerazioni!

In terza facciamo calcolare la lunghezza della diagonale del parallelepipedo che è l’aula, per poi verificare il risultato ottenuto con uno spago teso da un vertice a quello opposto. Oppure invitiamo i nostri alunni, come in un esercizio proposto su SuperMATH, a calcolare il loro volume per verificare quanti di loro sono equivalenti a un metro cubo: potrebbero scoprire che la loro classe intera non è sufficiente.

Queste sono solo alcune piccole idee, da cui ciascuno potrà partire per proporne di proprie. Possiamo lavorare con i nostri colleghi di Tecnologia, Scienze e Informatica per scoprire insieme alle nostre alunne e ai nostri alunni che la Matematica ci insegna a mettere a fuoco e a colorare il mondo intorno a noi.

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