Una verifica di Matematica senza svolgere esercizi

Una verifica di Matematica senza svolgere esercizi

Nel calendario delle nostre alunne e dei nostri alunni cominciano ad affollarsi prove scritte e interrogazioni di quasi tutte le materie, rendendo queste settimane particolarmente faticose. Eppure ritengo che in questa prima parte dell’anno, senza l’assillo di recuperi e valutazioni finali, possiamo impiegare un po’ di tempo per far crescere le nostre studentesse e i nostri studenti nella consapevolezza del percorso che stanno compiendo e delle competenze che stanno acquisendo. 

Propongo a questo proposito un’attività da svolgere in piccoli gruppi adatta a prime, seconde e terze. A ogni gruppo consegniamo un test sugli argomenti appena svolti, può essere per esempio un test a risposta multipla in cui a ogni alternativa errata facciamo corrispondere una diversa tipologia di errore. A ogni gruppo consegniamo inoltre le risposte corrette: il loro compito non sarà di svolgere il test, piuttosto chiederemo loro di attribuire un punteggio ai diversi quesiti e alle differenti risposte.

Il test può essere uno di quelli che abbiamo già utilizzato in passato o possiamo costruirne uno ad hoc utilizzando per esempio VeriMat PLUS, lo strumento di Deascuola che permette di realizzare test interattivi e verifiche stampabili di Matematica.

Dopo la prima sorpresa per non dover svolgere gli esercizi, in ogni gruppo comincerà la discussione se a diversi quesiti dovrà corrispondere lo stesso punteggio o punteggi diversi, in base alla difficoltà o all’importanza dell’argomento: sapere una definizione a memoria è equivalente a essere in grado di risolvere un problema? O ancora: un esercizio che richiede capacità di calcolo avrà un punteggio maggiore di un esercizio di ragionamento o viceversa?

Lo stesso discorso vale per gli errori: secondo le nostre studentesse e i nostri studenti, un errore nel calcolo o nel procedimento avrà la stessa gravità?

Chiediamo a loro di riassumere in una tabella o in un foglio di calcolo le loro decisioni, in modo da poterle confrontare insieme; avremo un’indicazione chiara dell’importanza che loro assegnano ad argomenti ed errori e scopriremo che spesso sono più severi di noi. Se risulterà alla fine che riterranno più significativa la comprensione dei concetti di base rispetto a ripetere definizioni su definizioni senza comprenderne il significato, vorrà dire che stiamo dando il nostro contributo per educare menti pensanti per il futuro.

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